Il viaggio nel tunnel della malattia, vissuta nella condizione di paziente-medico,diventa percorso di dolore e consapevolezza senza mediazioni dell’evoluzione del male.
Nello svolgersi del cammino di paura e angoscia prende forma un percorso introspettivo alla ricerca di verità inesplorate.
Volti, luoghi,fantasie del presente e della memoria creano un amalgama a tratti indistinto, che alla fine diventa esperienza salvifica e conquista del valore della quotidianità dell’esistere.
Nello svolgersi del viaggio il protagonista sembra raggiungere una più matura consapevolezza di sé e della vita, e riesce attraverso l’aiuto di DIO a dare un senso al destino di sofferenza della condizione umana.
Pervade il breve racconto un sentimento d’amore per la compagna di vita, quasi inespresso, che aleggia con pudore,sussurrato.
Come un senso di colpa per il dolore provocato.