Pubblicazioni

Page 4

89 articles in category Pubblicazioni / Subscribe

   

 

 

C’è un paese ai piedi degli Appennini ,in Umbria.   Si chiama Sigillo e la montagna sopra , monte Cucco.    I nostri padri e i padri dei nostri padri sono nati lì e i più, da lì  partirono per l’Italia e qualcuno per il mondo a guadagnarsi la vita con il loro lavoro di artigiani della pietra e del mattone.          Non ci sono più.          Era rimasta la zia Caterina sino ad alcuni mesi fa.     Aveva sfidato gli anni grazie all’amore del nostro cugino Umberto.     Ora ci siamo noi, dispersi, lontani.    Penso sarebbe bello ritrovarsi un giorno  a Sigillo,  per

Read more →

PROVE DI EUTANASIA

     

Tachipirina e riposo, chiamare solo se si aggrava.           E dopo un po’ si aggravano, con il respiro che diventava difficile, la febbre che aumenta.         Così chiamano e quelli vengono a prenderli.          Una borsa con gli effetti personali, un po’ di denaro, il cellulare.          Un saluto inquieto alle persone di casa, che non possono accompagnarli né visitarli, dopo, in ospedale.           Salgono con le loro gambe sull’autoambulanza, in mezzo a gente mascherata.      Andando, pensano stralunati, che sia solo un brutto sogno.         In fondo si sentono ancora bene, solo quel respiro un po’ difficile.                Hanno detto loro che si tratta

Read more →

La nuova Europa

 

    

  

Dopo decenni di pensiero debole, di relativismo, di distruzione delle radici e delle tradizioni, di pensiero liquido, di tutela e predominio delle diversità, in una parola di esaltazione del nichilismo, l’Occidente sembra arrivato al capolinea.     E il tramonto non avrà il bagliore di un ultimo spettacolare harakiri alla Mishima, sarà un lento spegnersi della fiaccola che fu la civiltà del mondo.     Uguaglianza, fraternità, libertà, toponimi della modernità sono diventati fantocci vuoti dietro i quali si apre una strada che conduce al nulla.     Secoli, millenni di ricerca scientifica e filosofica, di riferimenti teologici e religiosi, avevano creato

Read more →

L’epidemia

       

 

     

 

E’ pandemia da coronavirus, ci sono migliaia di morti nel mondo prima in Cina, Sud Corea, Giappone, poi in Italia, ora nel resto d’Europa, quindi nel mondo.         È solo un’influenza più forte, ma nel 1918 una simile influenza conosciuta con il nome di “spagnola”, fece milioni di vittime.          Si disse che il numero eguagliò quello dei caduti della Grande Guerra.      Le epidemie mettono paura più delle guerre e delle altre calamità che occorrono nel corso della storia.         Come i terremoti che però nella fase distruttiva durano un flash e poi via, sino al successivo.      Ed epidemie, terremoti, inondazioni,

Read more →

Una volta, la grande fontana in piazza della repubblica

 

 

 

 

 

L’avevano costruita e messa lì nel ventennio.                            Fasci regolamentari e spruzzi d’acqua che bagnavano i passanti per il vento che dai quattro lati non mancava mai di spirare.                             Sarà per questo  o per i fasci, fatto sta che la fontana giace ormai da tempo in una fossa scavata al centro del parco cittadino dei Canapè.                            Forse l’aver scavato una fossa dove mettere la fontana aveva avuto anche un significato catartico e i nuovi amministratori non avevano ritenuto necessario scalpellare via i fasci littori come in tutti

Read more →

                La quercia resuscitata

 

Era campagna ubertosa, terra grassa, dalle mura della città sino al profilo dei monti Martani, oltre le colline di Montefalco e Bettona.                                   Chilometri di campagna interrotta graziosamente da agglomerati urbani non ancora paesi: Sterpete, Borroni, Scafali, Budino…….                                                                                               E poi Bevagna e Cannara, già paesi con dignità di città.                                                                                                     Campagna, una volta lago preistorico bonificato dal tempo e dal lavoro degli uomini, e una strada nobile e antica che l’attraversava, la consolare Flaminia, ancora oggi sopraelevata a ricordo dell’acquitrinio che i romani trovarono nella sua costruzione.                                                                                                                                              Così da sempre sino a pochi anni fa, quando decisero che per

Read more →

A mia madre

Sono qui,           

in questa stanza buia e angusta,             

all’ombra del Pantheon.                   

Non c’è più niente che mi tenga ancora in questi luoghi.   

Ma, guardando oltre la parete, con gli occhi del cuore,                    

vedo le due finestre non lontane di via dei Pastini.                 

Lì,  tu, con il babbo e Tarquinio,                           

vivesti una breve stagione,               

io ancora nella mente di Dio.                           

Poi io e te da soli,                               

altrove,                 

nella grande casa della nostra vita.                

Tu china sulla macchina da cucire,                             

io sui libri e le carte.             

Ora solo, tengo viva la memoria nell’ufficio di sempre,                

del leggere e raccontare.                        

Read more →

Il segno della croce                                           

 

Distesa sul letto operatorio,      le luci accese sul tuo corpo nudo ,     magro di antica povertà ,     fili e tubi si distaccano dal corpo,     suoni meccanici alternanti.        Serena di trascendenti  certezze,   aspetti il sonno artificiale incipiente.            Poi improvviso il pensiero:  non c’era stato tempo per il segno della croce,     da sempre compagno dei giorni della vita.     Il chirurgo ha udito il mormorio sommesso,      ha posto la mano guantata su di te,        dalla fronte, al  cuore, alle spalle.     Tu hai sorriso, e  hai chiuso gli occhi.      Dopo,        cambiati i guanti,      ha iniziato il suo lavoro.

Read more →

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 1453 il sultano Maometto II cinge d’assedio Costantinopoli con un esercito forte  di 80000 o 160.000 uomini secondo diverse fonti.       Nella città  c’è l’imperatore Costantino XI  Paleologo con  7000 uomini tra cui veneziani, genovesi, catalani e turchi trasfughi.       Il contingente genovese è guidato da Giovanni Giustiniani Longo, amico personale dell’imperatore che lo mette a capo di tutto l’apparato difensivo.   Secondo alcune fonti si tratterebbe di un personaggio ambiguo, al pari della comunità genovese che vive nel quartiere raccolto sotto la torre di Galata.               Si suppone che

Read more →

La ragazza piangente    

 

Al semaforo di ponte Garibaldi,

scatta il verde,

passiamo davanti a macchine ruggenti,

smaniose di spiaccicarci a terra ,

rombanti di schiumosa impazienza.

Nella tregua armata, veloci passiamo.

Da lì, sopra le acque limacciose del Tevere esausto.

 

Mi cammini accanto inconsapevole,

persa nelle parole che corrono lungo fili bianchi,

dal coso nelle mani alla rocca petrosa.

Turbata, disperata, rispondi con lacrime silenziose.

 

Fermi al semaforo di là, prima di affrontare il nuovo varco infame,

ti sorrido e con gli occhi asciugo il tuo viso,

le mie labbra ormai lontane ti  sussurrano una promessa.

Read more →