Medico-scientifica

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Lo stato della Sanità in Italia secondo la Fondazione Gimbe

 

La Fondazione Gimbe ogni anno pubblica uno studio sullo stato della Sanità nel paese. L’ultimo report denuncia un progressivo depotenziamento della Sanità Pubblica che ha molte cause, tra le altre una inadeguatezza della spesa sanitaria non in grado di soddisfare i bisogni del sistema. L’inadeguatezza è nel confronto con gli altri paesi d’Europa, di percentuale rispetto al Pil, se pur la spesa annuale in termini numerici aumenta. Inoltre si assiste ad un progressivo sviluppo della Sanità privata rispetto alla pubblica, alla differenza di prestazioni nelle diverse regioni, con luoghi …

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Lo sviluppo informatico della chirurgia

 

 

 

 

Dai primi lavori negli anni 90 sul tema dei riflessi della biologia molecolare in campo chirurgico si è pervenuti oggi al concetto di “Chirurgia di precisione”. Si vedeva quello che oggi è manifesto, cioè che é nello sviluppo della biologia molecolare la chiave per capire la biologia dei tumori e dunque la possibilità di una proposta chirurgica nel segno di una rimozione efficace ma misurata della neoplasia piuttosto che una resezione mutilante. Nonostante nella chirurgia dei tumori solidi la resezione ampia mantenga un ruolo importante, la biologia del tumore rappresenta la variabile …

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Delle multinazionali del farmaco.

 

Moderna, Pfizer, AstraZeneca, Johnson e Johnson, Sputnik, Sinovac, sono i vaccini con cui il mondo sta difendendosi dall’attuale pandemia. Oggi è il virus, ma da sempre l’uomo è in lotta con l’ambiente che lo circonda che evolvendo e mutando attenta allo sviluppo quando non alla sopravvivenza della società umana. Nella guerra di sopravvivenza si impiegano armi sempre più raffinate e sino ad ora l’umanità è riuscita a proseguire nel suo destino di conoscenza e progresso. Questa volta è il Covid che viene ad insidiare la vita, a promettere stragi ulteriori, a bloccare il progresso, addirittura a …

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Nella cultura classica la cura del corpo era un topos, privilegio non solo delle classi agiate.  Basti pensare alla diffusione delle terme che rispondevano ai bisogni del corpo, e in uno, alla salute dell’anima. La cura del corpo si riservava anche ai  morti. Omero nel libro VI dell’Odissea cosi scrive di Ulisse “ ma come tutto si fu lavato ed unto, e di quei panni vestito, ch’ebbe da Nausica in dono, lui, Minerva, la prole alma di Giove, maggior d’aspetto e più ricolmo in faccia rese, e più fresco e dei capelli lucenti, che di giacinto a fior parevano

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La sanità al tempo della globalizzazione e della pandemia

 

  

Roma, S.Ivo alla Sapienza

 

ROMA POLICLINICO UMBERTO I

Negli ultimi decenni le sanità regionali hanno intrapreso, in modi e tempi diversi un analogo processo di modernizzazione, che ha significato lo smantellamento dei presidi ospedalieri presenti in tutti i paesi e città d’Italia, lasciandoli o costruendone di nuovi solo nei centri urbani maggiori.   Al grido: risparmiamo sulle piccole e obsolete strutture e investiamo sulle eccellenze, si è dato avvio ad una riconversione del sistema che ha puntato su pochi grandi ospedali e sulla creazione di una medicina territoriale che si doveva prendere …

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Calcolosi della via biliare

       

   

 

 

I calcoli dalla colecisti a volte migrano nella via biliare. Dall’infundibolo passano nel dotto cistico e scivolano nel dotto epatico comune, che dopo l’incontro con il cistico si riconosce nel nome di coledoco. Migrano perché spinti dalla peristalsi che agita le pareti della colecisti quando l’ormone colecistochinina secreto in occasione del pasto prende la via della vena porta e lancia il suo messaggio alla muscolatura liscia della fellea. Questa   insieme alla bile spreme anche  i calcoli che per lo più si fermano nell’infundibolo, ma se piccoli passano agevolmente, nonostante le valvole di Heister che cercano

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   Nella storia della medicina ci sono tracce sin dai tempi più antichi di locali dove venivano ospitati i viandanti e dove venivano curati in caso di bisogno. Ospitati dunque, perché per lungo tempo gli ospedali (ospitali) furono luoghi di accoglienza, di riparo per la notte, e dalle intemperie, di riposo per la stanchezza del viaggio.    Soprattutto nel Medioevo a favore dei pellegrini che vagavano per le strade d’Europa da un monastero all’altro, da un luogo di devozione ad un altro. L’ospitale in caso di necessità divenne luogo di cura, è così che nascono gli ospedali nel senso moderno del termine. …

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Tra il 165 e il 180 D.C.  nell’Impero Romano imperversò una peste di vaiolo.   Dall’Asia minore alla Gallia si diffuse in maniera massiccia e incontrollabile come racconta un grande medico del tempo, Galeno.    Si diffuse a Roma ad opera di legionari reduci dalla campagna contro i Parti.    Ne morì l’imperatore Lucio Vero chiamato Antoninus da cui il nome di peste antonina che fu dato all’epidemia.  Cassio Dione, storico, e anche lui contemporaneo, parla di 2000 morti al giorno nella capitale dell’Impero.   La malattia da allora diventò endemica e continuò a mietere vittime in tutto il mondo,

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LA CHIRURGIA ONCOLOGICA  IERI ED OGGI

 

  

    

La malattia neoplastica ci accompagna da sempre, ce ne sono testimonianze a partire dalla preistoria.        In Sud-aAfrica a Swartkrans un ominide di 1,8 milioni di anni fa, un antenato del genere umano, ha lasciato resti fossili, che esaminati con gli attuali ausili tecnici, hanno evidenziato un osteosarcoma maligno del piede, certamente causa di problemi alla deambulazione e forse causa di morte.         Ma nel corso della storia, a parte la segnalazione di un medico egiziano Imhotep nel 3600 a.C. riguardo ad un tumore del seno, la letteratura deve aspettare il 1700 perché si cominci

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In che consiste l’anestesia a cui ci sottoponiamo quando accade che dobbiamo essere operati?

   

 

 

 

La prima tappa è la premedicazione.

Serve a tranquillizzare il malato, a indurre uno stato di sonnolenza, a metterlo al riparo da possibili effetti indesiderati dei farmaci che saranno poi usati.       Tutto questo si ottiene con una benzodiazepina ( midezolam) e con l’atropina.

La seconda tappa è l’induzione dell’anestesia

Attraverso il catetere venoso già usato nel tempo precedente si iniettano farmaci che servono per abolire il dolore, provocare una perdita della coscienza, e rilassare tutta la muscolatura del corpo.         Sono un oppiaceo (fentanyl),         un barbiturico (diprivan),       

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