Migranti
Bisogna accoglierli…. No, vanno respinti…. Si tratta di esseri umani in difficoltà…. Ma sono troppi……. Non riusciamo ad integrarli tutti…. Saranno arruolati dalla malavita… Faranno i figli che le nostre donne non partoriscono più…. Sono la mano d’opera di cui abbiamo assoluta necessità…. Sono i nuovi schiavi dei caporali…. Si tratta di gente diversa con altri costumi e religione… Non c’entrano con noi…. Razza diversa non ariana, semiti e camiti…. Verrà fuori un meticciato…. Noi siamo cristiani, loro in massima parte mussulmani…. Possiamo impiegarli come mano d’opera a basso costo…… C’è Soros dietro che finanzia…… Le ONG, questi figli di papà che giocano a fare i buoni, tassisti del mare che ci scaricano addosso tutta questa gente e poi se ne vanno, mica li portano al loro paese, no tutti a noi……. Con questa storia dell’invasione ci costruiscono il consenso elettorale Salvini e la destra…… Il mondo della sinistra è accogliente perché ci fa affari con le cooperative…… Vuole concedere loro il voto dopo l’accoglienza perché sperano sarà per loro…. Il Papa deve predicare l’accoglienza…… il Papa è con la sinistra.
Queste ed altre infinite cose si dicono e si scrivono sui migranti con tutte le variabili da un polo all’altro. Discussioni inutili e senza senso. Si parla tanto, troppo, ogni volta che non si sa più cosa fare, e gli eventi ci dominano e non sappiamo fronteggiarli. Dunque parlare e non agire. Così si consuma il tramonto di tutte le civiltà arrivate al capolinea, ormai in disfacimento. È sempre stato così. Lo fu anche per i pellerossa d’America davanti all’invasione dei bianchi. Discussero tra di loro sul da farsi, poi alcuni si batterono contro gli yankee, altri chinarono la testa. Ma sia gli uni che gli altri perirono o in battaglia o nelle riserve, distrutti dal piombo o dall’alcool della sottomissione. Poi portati in giro come bambocci nei circhi dal Buffalo Bill di turno. È che a vincere è sempre la forza e questa è delle civiltà nascenti che prevalgono su quelle in via di dissoluzione. Così è da temere che accadrà agli europei che soccomberanno alle masse africane e orientali più numerose e sulla via di uno straordinario sviluppo. Accadde anche per i romani nei confronti delle orde asiatiche. Li affrontarono in battaglie cruente, li sterminarono più volte, ma quelli tornavano sempre. Poi cercarono di cooptarli. Alla fine questi furono i padroni. Si eclissò la civiltà classica e fu Medioevo, una nuova storia. Con la globalizzazione e il mercato mondiale ci dissero che sarebbe nata una nuova era, una nuova civiltà, non più differenze, la democrazia universale, quasi l’amore che tutto muove. Non è stato così, infinite guerre, enormi disparità, ricchezze cosmiche e povertà assolute. Fondamentalismi religiosi, autocrazie contro democrazie.
I neo-sinistri alla ricerca di una identità dopo la fine del comunismo inseguono l’accoglienza, il meticciato, l’integrazione, per mimetizzarsi e proporsi come amici dei forestieri, ma saranno i primi ad essere spazzati via. I destri vorrebbero resistere, ma non hanno più truppe per combattere. E l’America è lontana, protettrice matrigna, e la Russia è vicina ma abbiamo perso l’occasione di stringere la mano che Gorbaciov ci aveva aperto. Finì tristemente quella vicenda di dissoluzione di una utopia e di un impero fondato su di quella. L’utopia era scomparsa nella miseria del quotidiano e nella incapacità di rivaleggiare alla pari con il capitalismo occidentale. Successe Yeltsin con la certificazione della dissoluzione e un tentativo di occidentalizzazione naufragato in un mare di alcool e corruzione. Il tiranno Putin tenta di riportare la Russia al ruolo di potenza mondiale che era stata dei soviet e prima degli czar. Ma ad est è comparsa un nuovo protagonista la Cina che gli ha sottratto il ruolo di antagonista primario degli Stati Uniti d’America. In tutto questo sommovimento mondiale i poveri del mondo invadono l’Europa, e i paesi del vecchio continente irrimediabili nemici da sempre l’uno con l’altro sotto la sapiente regia della Gran Bretagna discutono del sesso degli angeli come avvenne a Costantinopoli con i turchi alle porte. Che poi a conoscere bene la storia il Basileo Costatino XI dopo gli angeli prese la spada e morì combattendo sotto le mura della città, in prossimità dell’icona della madonna dell’Odighitria che i giorni precedenti aveva portato in processione dalla chiesa di San Salvatore in Chora per le vie della città assediata a impetrare la protezione divina. Morì da eroe in mezzo e con i suoi soldati e i turchi lo smembrarono e di lui scomparve il corpo che non ebbe sepoltura.