Il rapporto col malato che trascende l’evento malattia e propone riflessioni e significati più generali. Il lirismo di oggetti inanimati, persone, volti e memorie che racconta verità celate. Il tentativo di capire la realtà circostante, gli accadimenti della storia, le leggi del vivere sociale, che è uno sforzo destinato al fallimento, rimanda alla dimensione individuale dell’esistenza e insegue la speranza salvifica del sacro. Il libro, partendo dall’esperienza della Medicina, si propone di raccontare tutto questo. Spesso è solo un intravedere, trasmettere un’immagine, un’emozione che ognuno elaborerà nel proprio intimo. Nell’era della tecnica, sottolineare la dimensione umana del rapporto medico–paziente significa comprendere l’unità materiale e spirituale dell’uomo. Significa, anche, valutare con prudenza le possibilità miracolose della scienza, formidabile strumento di miglioramento delle condizioni di vita, ma anche artefice di false illusioni.