Sono andato a trovare alcune settimane fa Antonello nel suo nuovo ufficio al rettorato della “Sapienza” a Roma. Marmi e legni pregiati nei lunghi corridoi, lo stile inconfondibile dell’architettura razionalista di Piacentini mai compiutamente valorizzata per la pregiudiziale ideologica che nel dopoguerra ha gravato pesantemente nei giudizi di valore. Solo negli ultimi anni, ad esempio, nelle riviste d’architettura internazionali si va celebrando la straordinaria bellezza ed attualità del quartiere dell’Eur, altra realizzazione di quella scuola, trascurata e in parte devastata nel dopoguerra. La Sapienza e L’Expo 42 ( Eur) interventi funzionali ma al contempo celebrativi di valori storici e identitari di una nazione. Discorso difficile per noi che dobbiamo confrontarci con la sacralità inusuale del cubo di Fuxsas. Mi sono congratulato con lui per la nomina a rettore vicario e i complimenti dei pochi amici che vivono ancora a Foligno. Di seguito una breve sintesi del suo percorso professionale. E’ stato nostro compagno di liceo negli anni 60’, si è poi laureato a Perugia dove ha insegnato per poco tempo. Si è poi trasferito a Messina e da lì a Roma dove è diventato ordinario di Storia dell’Europa Orientale. Alcuni anni fa è stato promosso prorettore per i rapporti internazionali dell’Università. Alcuni mesi fa ha ricevuto l’incarico di rettore vicario. Ricopre numerosi altri incarichi alcuni dei quali ricordiamo: membro del CNR, collaboratore della Treccani, consulente dell’Ufficio storico dell’Esercito, laurea honoris causa in Ungheria e in Romania, proclamato “Umbro dell’anno 2012”. Autore di numerosi saggi, ha pubblicato con Bompiani Storia dell’Albania contemporanea e Storia della Turchia contemporanea, etc…. E’ consulente del programma SuperQuark di Piero Angela. Nell’anno in cui Milano celebra in una mostra di profilo internazionale “La Madonna di Foligno”di Raffaello credo sia giusto ricordare i concittadini che onorano Foligno lontano dalla città.
Marcello Paci