Sono andato a trovarlo sul letto di dolorosa degenza. Raccontava di sé, della famiglia, della sua casa. In attesa di uscire, perché si sentiva bene. E poi c’era quel viaggio da fare al santuario di padre Pio. Ormai non ci credeva più, sentiva che era troppo tardi per andarci. Ma se si fosse immerso nell’acqua miracolosa di altro luogo di devozione e di fede, forse gli sarebbe accaduto come a quella persona di cui gli avevano raccontato, che ne era uscita guarita. Mi chiedeva certezze nel racconto minimalista del dolore addominale comparso negli ultimi giorni. Lo nominava d’inciso …
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