La signora delle case popolari basse
Abitava in un piccolissimo quartiere, agglomerato di pochi edifici che chiamavano le case popolari basse, tirate su in fretta dopo la guerra a dare un tetto ai senza casa, scampati dalle macerie delle abitazioni distrutte dai bombardamenti. Ma c’era anche gente che veniva da fuori con storie nascoste da dimenticare. Povertà ed eredità genetiche avevano prodotto una progenie infelice come si chiamavano allora i diversamenti abili di oggi: molti ritardati e frenastenici, neurolesi ed oligofrenici. Quelli normali, con una forte passione per la devianza e la violenza. Uno dei molti che …
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