La ragazza piangente
Al semaforo di ponte Garibaldi,
scatta il verde,
passiamo davanti a macchine ruggenti,
smaniose di spiaccicarci a terra ,
rombanti di schiumosa impazienza.
Nella tregua armata, veloci passiamo.
Da lì, sopra le acque limacciose del Tevere esausto.
Mi cammini accanto inconsapevole,
persa nelle parole che corrono lungo fili bianchi,
dal coso nelle mani alla rocca petrosa.
Turbata, disperata, rispondi con lacrime silenziose.
Fermi al semaforo di là, prima di affrontare il nuovo varco infame,
ti sorrido e con gli occhi asciugo il tuo viso,
le mie labbra ormai lontane ti sussurrano una promessa.